lunedì 25 marzo 2013

Il Giardino dei Segreti di Kate Morton

Splendide atmosfere per questo romanzo che attraversa un secolo: dall'Australia dei giorni nostri la protagonista Cassandra inizia un viaggio alla scoperta dell'identità della nonna appena morta che le ha lasciato in eredità un cottage in Cornovaglia. Sarà un viaggio alla scoperta di sè stessa che la porterà a guarire antiche ferite e a comprendere meglio l'amata nonna. Romanzo dal ritmo incalzante grazie all'uso del flash back e alla presenza di tre protagoniste: Cassandra, chiamata a 'ricomporre i pezzi' di tutta la storia, sua nonna Nell, lasciata da sola all'età di quattro anni su un transatlantico diretto in Australia, e la misteriosa Elize, autrice di favole per bambini nella Cornovaglia d'inizio '900. In mezzo a tutto questo, un labirinto che conduce ad un bellissimo giardino e un segreto che non deve essere svelato....
Bellissime le descrizioni del paesaggio e dell'atmosfera antica della Cornovaglia!
Il Giardino dei Segreti, Kate Morton, Sperling Paperback, 2012.

domenica 23 dicembre 2012

La Figlia del Boia di Oliver Potzsch


 

Che succede quando un boia decide di salvare una donna accusata di stregoneria e che lui stesso dovrebbe torturare e uccidere? E' questa la storia narrata dallo scrittore Oliver Potzsch, egli stesso discendente da una famiglia di boia, che con precisione di dettagli ci parla della vita di un borgo nella Baviera del '600, della vita quotidiana delle levatrici, spesso condannate al rogo quando più faceva comodo, e del boia, figura al tempo stesso emarginata e fondamentale nella società dell'epoca. Non mi aspettavo che questo libro mi sarebbe piaciuto così tanto! Racchiude, in effetti, i miei generi preferiti in quanto è romanzo storico e giallo allo stesso tempo perchè c'è un mistero da risolvere: è stata davvero la strega a uccidere in modo barbaro alcuni bambini orfani della città o dietro c'è qualcosa di ben più grosso? E chi è il diavolo che alcuni hanno visto correre via verso il bosco? La lettura scorre che è una meraviglia fra intrighi, dettagli storici e la suspence aumenta verso il finale, difficile staccarsene!
La Figlia del Boia, ed. Neri Pozza, 2012

martedì 18 settembre 2012

La Donna Abitata di Gioconda Belli

Questo libro mi è stato straconsigliato da un'amica e devo ammettere che è stata una piacevole lettura! Tra l'altro mi ha aiutato a conoscere un pezzo di storia (la dittatura di Somoza in Nicaragua e la rivoluzione Sandinista) di cui non sapevo assolutamente nulla...E' la storia di due donne, Lavinia, una giovane architetta della buona borghesia e di un'india che 'abita' dentro di lei (non posso spiegare oltre!). E' il racconto di varie battaglie: Lavinia lotta contro il conformismo e il perbenismo della sua classe sociale e dei propri genitori che la vorrebbero sposata ad un uomo di buona famiglia, madre di bambini e dedita alla cura della casa; lotta contro il maschilismo che guarda con condiscendenza il suo essere una giovane e brillante architetta; Itzà, l'india che è in lei, invece deve lottare contro gli spagnoli invasori. Lavinia  si innamora di un collega di lavoro che poi scoprirà essere un 'compagno' del Movimento per la Rivoluzione e lei stessa ne entrerà a far parte, ma prima assistiamo ai suoi dubbi, alle sue insicurezze derivanti dalla sua educazione e dal fatto di venire da un ambiente completamente diverso. Gioconda Belli ha anche lei partecipato alla Rivoluzione e il libro è senz'altro in parte autobiografico, parla di una donna indipendente e piena di passione che alla fine trova la sua strada nella lotta per la libertà del proprio paese dando così un senso alla propria vita. Una storia fatta di alti ideali, amore per la libertà, morte e amore. Per certi versi mi ha ricordato "L'Agnese va a morire": anche se periodo storico e ambientazione sono diversi,  trattasi sempre della storia di una donna piena di coraggio.
Consigliato agli amanti della letteratura sudamericana e delle storie di grandi passioni e ideali!

Un assaggio: "Quel paesaggio era la sua idea di patria, lo sognava quando si trovava dal''altra parte dell'oceano. Per quel paesaggio riusciva a capire i sogni piuttosto confusi del Movimento. Quella terra risuonava nella sua carne e nel suo sangue, nel suo amore di donna, nella sua ribellione contro la ricchezza e la miseria: i due terribili mondi del suo io diviso. Quel paesaggio meritava una sorte migliore. Quel popolo meritava quel paesaggio e non le cloache maleodoranti sulla riva del lago, le strade dove circolavano maiali, dove si sotterravano feti clandestini, e l'acqua era infestata dalle zanzare."

mercoledì 23 maggio 2012

Fai bei sogni di Massimo Gramellini

Un libro che mi ha conquistato sin dall'intervista di presentazione fatta dall'autore a 'Che tempo che fa'. Un libro autobiografico e perciò emotivamente coinvolgente: la storia di un bambino che rimane orfano di madre e a cui è stata detta una bugia sulla sua morte. La domanda che ci si pone è "come può un bambino sopravvivere ad un dolore così grande come la morte della propria mamma?" Con prosa naturale e piena anche di humour seguiamo con partecipazione la difficoltà del protagonista nel crescere senza una guida, rimasto solo con un padre che si è chiuso nel suo dolore e che non comunica, partecipiamo dei suoi fallimenti amorosi e dei suoi successi professionali come giornalista, minati sempre però da un'eterna insoddisfazione e dalla paura di vivere...Finchè ormai adulto e autore di un romanzo di successo nel quale descrive la morte della madre, l'autore scopre in una busta ingiallita dal tempo che le cose non sono andate esattamente come gli sono state raccontate...Un libro bellissimo, commovente, ma mai triste, coinvolgente come pochi! Si legge in pochissime ore!
"Fai bei sogni", Massimo Gramellini, Longanesi, 2012

giovedì 8 marzo 2012

La Donna in Nero di Susan Hill

In occasione dell'uscita del film con Daniel Radcliff (si, proprio quello di Harry Potter), ho rispolverato questo libro scritto da Susan Hill nel 1983. Un romanzo che ha avuto un successo incredibile, tanto da esser stato tradotto in più di dieci lingue e da essere trasformato in pièce teatrale in scena dal 1989 ad oggi in tutto il mondo. Un must per gli amanti del gotico! Gli ingredienti ci sono tutti: uno sperduto villaggio circondato da paludi, una casa raggiungibile solo quando la marea si ritira,  una misteriosa donna vestita di nero, atmosfere lugubri e tanto tanto mistero. Anche la trama è un classico, infatti il libro inizia con Arthur Kipps, un avvocato londinese che viene incaricato di setacciare la dimora della defunta signora Drablow per preparare la liquidazione della proprietà. Nel villaggio sperduto nessuno vuole però parlare di quella casa nè della sua abitante, ma Arthur, pragmatico e ostile a quelle che ritiene superstizioni, decide addirittura di fermarsi a dormire nella casa disabitata....Non vado oltre nel raccontarvi cosa gli succederà....
Vi dimenticherete che sia un libro scritto negli anni '80, Susan HIll maneggia con maestria il genere gotico ottocentesco, accendete una candela, sedetevi  accanto al caminetto (se possibile!) e fate un viaggio in uno sperduto e isolato villaggio nell'Inghilterra dell'800!

Titolo Original: The Woman in Black, Susan Hill, 1983, pubblicato in Italia da Polillo Editore

giovedì 5 gennaio 2012

Una lontana follia di Kate Morton

C'è una lettera smarrita che ritrova la sua strada cinquant'anni dopo e c'è un castello nella campagna inglese con tre vecchie sorelle che non si sono mai sposate e il loro padre, famoso scrittore di un libro per bambini, che ha ormai perso la testa ed è inseguito da visioni. C'è la guerra con i bambini che da Londra vengono sfollati in varie famiglie in campagna e una di queste che, timida, insicura e amante della scrittura, finisce proprio in quel castello. C'è un soldato che scompare e un misterioso incendio. E poi ci sono una madre e una figlia ai giorni nostri che non riescono a comunicare. Entrambe, in modo diverso, sono legate a quel castello.
"Una lontana follia" è una storia di amore e di pazzia, di peccato ed espiazione. E' la storia di come l'amore di un padre possa essere un pesante fardello e condurre alla follia. Scritto stupendamente, ogni pagina riserva nuove sorprese e rivelazioni fino a giungere all'incastro finale delle varie vicende che compongono la trama del libro. In una parola: avvincente!

Un piccolo assaggio:
"Tutto iniziò con una lettera smarrita tanto tempo prima, che attendeva il suo momento da almeno mezzo secolo, confusa fra tante altre in una borsa da postino, dimenticata nella soffitta di un'anonima casa di Bermondsey, a Londra. Ogni tanto ripenso a quella borsa e alle centinaia di missive d'amore, di bollette da pagare, di biglietti d'auguri, di letterine di bambini che mischiati insieme sussurravano i loro messaggi nell'oscurità. E aspettavano che qualcuno si accorgesse di loro. Sapete come si dice, vero? Una lettera trova sempre il suo lettore. Prima o poi, piaccia o no, le parole riescono in qualche modo ad arrivare alla luce, a svelare i loro segreti."

Una lontana follia, titolo originale The Distant Hours, Kate Morton, Sperling & Kupfer Editori.

lunedì 19 dicembre 2011

Acab - All cops are bastards di Carlo Bonini

Quando entro in libreria mi lascio sempre attirare dalle copertine. Di questo libro mi hanno subito incuriosito la bellissima 'Medusa' di Caravaggio e il titolo che ho spesso visto scritto sui muri e di cui ignoravo il significato. Leggendo la trama ho poi scoperto che era un romanzo e al tempo stesso non lo era. Carlo Bonini, infatti, è un giornalista che scrive per La Repubblica e che ci fa entrare nel mondo dei 'celerini'. Il suo però non è un vero e proprio saggio. Sono i suoi protagonisti, Michelangelo, Drago e lo Sciatto, a parlare. L'autore lascia che siano loro a raccontarci come e perchè sono diventati 'sbirri', in cosa credono e come vivono. Sono loro a raccontarci alcuni episodi di violenza urbana realmente accaduti come l'assalto militare degli ultras ad una caserma di Roma o gli scontri di Genova e sono ancora loro che ci raccontano la propria disillusione e frustrazione. Un libro dalla parte dei celerini o contro? Nessuno dei due. Da una parte Bonini ci conduce nella chat della celere poco tempo dopo i fatti di Genova e i commenti che i poliziotti si scambiano non sono certo esaltanti, dall'altra però ci porta anche dall'altra parte della 'barricata', nel mondo degli ultras che vanno allo stadio con spranghe e catene per far guerra agli sbirri, gli stessi violenti xenofobi che si lanciano in una spietata caccia al Rom (fatto di cronaca anche questo realmente accaduto). Delinquenti violenti che fanno della guerra alla divisa un credo fondamentale (da brivido la lettura dei 'valori' e dei 'principi' enunciati da questi personaggi!) e dello slogan 'Acab' il loro grido di guerra (All Cops are bastardsrefrain di una canzone di una band skinhead degli anni '70). Alla fine Acab non è un libro schierato, non è di destra nè di sinistra e questa è proprio la sua bellezza. Il libro scorre velocemente mostrandoci un mondo a parte di cui non siamo a conoscenza, descritto in modo schietto, spesso brutale; ci fa vedere la catena dell'odio sociale che lega celerini e ultras e i meccanismi che stanno dietro a certi episodi violenti, senza però dare nessun giudizio. Bonini ci fa magistralmente conoscere il celerino, ma ci ricorda anche che dietro alla divisa c'è un uomo. Sarà il lettore a dare un giudizio, se ci riesce, alla fine del libro.
Piacerà a chi  crede che non tutto è bianco o nero, a chi ama andare oltre e capire. Piacerà a chi crede che prima di giudicare bisogna capire. Da leggere e da riflettere!
Tra l'altro il 27 gennaio prossimo uscirà al cinema il film tratto dal libro con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini. Speriamo ne sia all'altezza!

Questo è un estratto dal libro. Uno dei protagonisti è in servizio durante l'assalto degli ultras a una caserma di Roma:
"Si era messo a gridare come un ossesso. Aveva picchiato con i pugni e con il suo Gl40 scarico contro quei maledetti cancelli, fino a far grondare di sangue le nocche, a non sentire piú gli avambracci, i gomiti, implorando di aprire.
Di non lasciare che li facessero a pezzi con quelle maledette baionette, o magari a colpi di bottiglia, mattoni, tirapugni di ferro e coltelli a serramanico, che ora vedeva distintamente nelle mani degli incappucciati che li avevano circondati, facendo roteare le fibbie delle cinture come frombolieri impazziti.
Quando finalmente il cancello si era aperto, si era lasciato cadere sull'asfalto. Aveva vomitato. Aveva pianto."

Carlo Bonini, Acab - All cops are bastards, Einaudi, 2009.